Da anni Tinazzi attesta il proprio impegno per il contenimento dell’impatto ambientale verificando la tipologia dei materiali impiegati dai propri fornitori: dal cartone ai vetri e ai tappi, passando per le stesse capsule ed etichette.
L’analisi dei materiali, basata su precisi indicatori che possono essere approfonditi nel Report di Sostenibilità, riguarda anche la loro composizione, se si tratta di carta, legno, metallo, sughero, plastica. Sia per tipologia che per composizione, i materiali scelti da Tinazzi provengono da fornitori che adeguano la propria produzione a certificazioni specifiche riguardanti sia il prodotto stesso che la sua lavorazione.
Grande importanza per prevalenza è rappresentata dal materiale vetro: la riduzione di CO₂ in emissione e della energia necessaria a produrre vetro si contiene prediligendo produttori che realizzano in tutto o in parte i loro vetri con materia riciclata.
Questo approccio green compie ora un passo molto importante: dal 2023 Tinazzi ha promosso l’impiego di bottiglie più leggere, grazie alla parziale sostituzione delle storiche bottiglie “imperiali” con logo “T” dal peso di circa 1.200gr l’una con bottiglie loggate dal peso di 550gr l’una, denominate “Prince”.
Nel 2024 si prevede che la sostituzione con bottiglie più leggere superi le 200.000 unità.
Con questa innovazione, Tinazzi vuole sottolineare ancora una volta la sua filosofia aziendale: sostenibilità e amore per l’innovazione. “Oltre a questo progetto, ci sono altri punti sui quali stiamo lavorando. Uno dei nostri obiettivi è quello di aumentare al massimo i passaggi sostenibili all’interno della nostra azienda e assicurarci della loro trasparenza. Per questo da due anni produciamo un dettagliato Report di Sostenibilità che nel 2024 vedrà la sua terza edizione. Abbiamo ottenuto molto, ma abbiamo ancora molto da fare“, commenta Francesca Tinazzi, responsabile del controllo di gestione e della sostenibilità del Gruppo Tinazzi.